di Flavia Cerino
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In questo clima di instabilità politica, di timore diffuso, di forte difficoltà a scegliere “da che parte stare”, non è stato facile trovare un bar disposto ad ospitare lo Slotmob.
"Alcuni bar che hanno detto di no alle slot machines li abbiamo trovati - racconta Amelia Stellino - ma non volevano assolutamente lo Slotmob perché qui già è problematico rifiutare le macchinette nel locale, figuriamoci poi promuovere una manifestazione evidenziando questa scelta che in realtà ad alcuni dà molto fastidio".
Ma dopo tante ricerche ecco l'incontro col gestore del Bar Strati che aderisce da tempo
a Libera. Il Bar Strati è in una strada centrale e popolosa: sabato mattina alle 8.00, appena dato il via allo Slotmob, il locale si è riempito di persone che facendo la fila per il caffè hanno intasato il traffico suscitando la curiosità dei passanti. Il titolare si è commosso nel ricevere la targa - ricordo con cui i cittadini hanno voluto dare riconoscimento ad una scelta che a Reggio risuona davvero particolarmente coraggiosa. Poi è stato applicato sulla vetrata di ingresso il primo adesivo SLOTMOB#35 che verrà conferito anche agli altri esercenti che rifiuteranno ogni forma di gioco d’azzardo nei loro locali.

Tra i partecipanti -circa 120 persone- anche i ragazzi di alcune scuole, attirati dalle novità che questo Slotmob porta con sé: gli organizzatori infatti sono i referenti di Economia di comunione che nei giorni precedenti avevano avuto modo di presentare a grandi linee il progetto EdC nella conferenza stampa di presentazione delle tre giornate dedicate al tema “Dalla finanza speculativa all’uso sociale del denaro” in cui era inserito anche Slotmob.

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