giovedì 7 maggio 2015

Bambino

 



di Barbara Baffetti

 

Il bambino è inteso in generale e abbastanza semplicemente, l’essere umano nelle prime fasi del suo sviluppo, temporalmente inteso tra la nascita e l’adolescenza. In verità, dare una definizione di esso, richiede molta più ricchezza e creatività, la stessa che contraddistingue l’uomo nel primo periodo della sua vita.
Il bambino è l’essere umano nella fase in cui la coscienza del mondo esterno e di sé, è la più duttile ed elastica. Capace di entrare in immediata empatia con il mondo, lo naviga e lo esplora con sguardo instancabile e trova attraverso la propria immaginazione possibilità e motivazioni a esso, estranee al pensiero concettuale dell’adulto. Bisognoso di cura e attenzione, ritenuto incapace di autodeterminarsi, fa fatica a trovare spazi per dare parola alle proprie emozioni e ai propri bisogni nell’umano e nel familiare, soprattutto nei passaggi critici.
Il Salvatore che si presenta al mondo come il bambino Gesù, manda un messaggio chiaro sulla preziosità di quella fragilità, che riesce però, in modo efficace, a entrare immediatamente a contatto con la verità e la bellezza anche della Rivelazione. Tanto è vero che il Maestro più volte richiama ad avere attenzione nei confronti dei bambini e arriva a dire che solo chi è come loro è destinato ad entrare nel Regno dei Cieli (Mt. 18,1-5).
La purezza del bambino, cui Gesù richiama il mondo adulto, è quella della trasparenza dello sguardo, la stessa trasparenza di Dio, capace di guardare con amore se stessi e gli altri. Uno sguardo d’amore che va oltre l’errore, che resta fedele e la cui tenacia, veramente appartiene solo al mondo bambino. Infatti, solo i bambini sono capaci di continuare ad amare chi li ferisce e a trovare ancora un motivo per crederci. Il bambino è maestro di piccolezza evangelica, di capacità di porsi domande sul Bene e di ricercare l’Amore.
Il bambino è infine, “portatore sano” di speranza, una speranza che il mondo adulto dovrebbe essere capace di custodire, perché richiama direttamente al Cielo.

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