giovedì 26 dicembre 2013

Legge di Stabilità come le Finanziarie omnibus


di Nunzio Bevilacqua

24 dicembre 2013POLITICA
“In primis, va detto che non si intravede proprio quella, più volte decantata, strategia di Sistema-Paese in una Legge di stabilità che, nonostante la denominazione attuale, sembra assomigliare per molti versi più alle più tradizionali leggi finanziarie “omnibus” dei tempi passati – spiega attraverso una nota l’avvocato Nunzio Bevilacqua, vicepresidente dell’Associazione Nazionale Lavoro Azienda Welfare (Anlaw) –Penso a quel lungo stuolo di stanziamenti micro-settoriali che nel loro insieme non solo indeboliscono la manovra ma risultano essere, in questo momento storico, quantomeno inopportuni”.

“Discutibile l’indecisione complessiva su vari temi – prosegue il vicepresidente della Anlaw – dalla riformulazione in corsa della web tax, al superamento di un emendamento migliorativo della Tobin Tax per ultimo, ma non per importanza, il balletto sulla tassazione immobiliare divenuto “indecente” e che tra i ripensamenti vari non sembra aver risolto definitivamente la questione sull’erede “geneticamente modificato” dell’Imu che oggi si chiama Iuc, il nuovo balzello che probabilmente non riuscirà neanche ad assicurare le risorse per gli enti locali”.

“Cosa manca? A mio parere – continua Bevilacqua – soprattutto quella ridefinizione del perimetro di azione dello Stato che andrebbe operato formulando un piano pluriennale, non solo “interventini” d’emergenza, di riduzione della pressione fiscale e contributiva finanziato da una concreta e intelligente attuazione della spending review e dal minore onere per interessi derivante da un programma significativo e irreversibile di dismissione del patrimonio pubblico. Non andare avanti mentre tutti i Paesi europei procedono, seppur lentamente – conclude Bevilacqua – vuol dire restare indietro e questo è un lusso che oggi non possiamo più permetterci”.

L'Opinione

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