mercoledì 7 maggio 2014

Odessa: complici di un crimine


“Odessa: 38 morti in un incendio”, questa la versione dei nostri media. Invece è un infamante crimine di cui non si può essere complici.
Il 2 Maggio tutti i media hanno dato la notizia di incidenti che hanno coinvolto fazioni filorusse e filo governative nella città di Odessa, scontri culminati con l’incendio del palazzo dei sindacati in cui hanno trovato la morte 38 manifestanti filorussi che si erano lì rifugiati per sfuggire alle violenze della fazione opposta.
Ad un esame del materiale disponibile si evince che la ricostruzione (già estremamente riduttiva) di 38 morti per via di un incendio, più o meno ‘non premeditato’, appare insostenibile.
Le immagini parlano di un’azione premeditata sviluppata nelle seguenti fasi:
I dimostranti vengono fatti fuggire dalla piazza incendiando le loro tende.
- Vengono spinti a cercare rifugio nel vicino palazzo del sindacato.
- Una volta all’interno viene loro sbarrata l’uscita appiccando fuoco alla porta d’ingresso.
- Degli uomini appostati sul tetto scendono all’interno dell’edificio braccando i manifestanti che hanno l’uscita sbarrata dall’incendio.
- I manifestanti che vengono catturati vengono uccisi con colpi di spranga o di pistola alla testa e poi i segni vengono nascosti dando fuoco alla testa stessa.
- Una donna violentata e una strangolata testimoniano l’azione omicida compita da qualcuno all’interno dell’edificio.
- Alcuni si spingono fuori dalle finestre per sfuggire alle fiamme o forse agli aggressori, molti finiscono sotto i colpi sparati dall’esterno per poi essere finiti a bastonate una volta a terra.
Il governo di Kiev diffonde quindi una versione di comodo subito accettata dai media occidentali che anche quando poi si accorgono che è falsa si limitano a parlare di generiche vittime dell’incendio.
Dove sono finiti i governi occidentali che per i morti di Kiev (non provocati dal governo) chiedevano la caduta del governo legittimamente eletto? Dove sta il ministro Bonino che sollecitamente a nome dell’UE chiedeva sanzioni verso il governo ucraino per i fatti di Kiev?
Non cambierà nulla l’aver mostrato su un piccolo sito quanto accaduto ad Odessa, ma questo andava detto per non essere complici di questi fatti.
E personalmente era importante farlo per dissociarsi da questi criminali e da chi in occidente chiede di schierarsi dalla loro parte.
(Per la particolare crudezza delle immagini portate a documentazione dei fatti ricostruiti esse non sono state riportate su Libertà e Persona. Sono invece disponibili con la versione integrale dell’articolo pubblicato su Critica Scientifica)

Nessun commento:

Posta un commento